DAL DOPING ALLA CANNABIS LIBERTÀ SALOMONICA

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Da quando inflessibili membri del CIO impedirono al povero Carlo Airoldi di correre la maratona ad Atene nel 1896, di acqua sotto i ponti ne è passata tantissima. La notizia di oggi è che con una decisione salomonica, si lasciano libere le Federazioni Internazionali di decidere sulla partecipazione ai prossimi Giochi di Rio, relativamente alle questioni certe e sospese del doping denunciate dalla WADA. Cosi il grosso della delegazione russa è salvo e sarà evitato il disastro di una nuova guerra fredda attraverso lo sport. D’altra parte, l’altra notizia è che si annuncia la legalizzazione dell’uso personale di cannabis in Italia. Dunque come la mettiamo con il principio della libertà di assumere droghe leggere e praticare lo sport in assenza di aiutini e aiutoni di alcun tipo ? Credo che alla fine, dovrà pur vincere l’esigenza della salute rispetto alle combinazioni algebriche, che porterebbero alla distruzione del mercato illegale della canapa indiana. Non noto alcuna seria azione di contrasto alla cultura del “fumo”, salvo per il tabacco, dove compariranno messaggi di morte ancora più espliciti e virtualmente dissuasivi.