QUANDO IL FAIR PLAY E’ PER LA VITA

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Ieri al Foro Italico, nel Salone d’Onore del CONI, nel Palazzo H, creatura scaturita dal genio di Del Debbio, Moretti ed altri Peter Pan, artefici dell’architettura razionale nel secolo scorso, è andata in onda l’ennesima manifestazione di successo legata al riconoscimento del merito ed ai valori, attraverso il particolare filtro del Fair Play. Al contempo era ai nastri di partenza Beactive nello Stadio dei Marmi. Una giornata davvero impegnativa, ben riuscita, cui daremo in work progress il dovuto riscontro.

Del resto, la sinergia con i Giorni Europei della cultura era ed è perfetta, anche se tra i tanti musei da visitare manca proprio quello dello sport, a conferma che sulla materia il Paese non ha ancora completamente maturato il suo percorso, con il vuoto nella Costituzione, la necessità avvertita di un Dicastero stabile ed adeguato, la carenza di investimenti opportuni, finalizzati all’ottenimento generale di una migliore qualità della vita, passando per un serio adeguamento del sistema scolastico, dalle materne all’università.

Una per tutti, tra coloro che così la pensavano, voglio ricordare Margherita Hack, che avrebbe compiuto giusto cento anni e che rappresentava una sinergica icona del connubio tra sport, cultura, scienza, corretto stile di vita, Ecco, dunque il perché di tanto successo, ieri, per “Fair Play for Life”. In definitiva, per volare come Peter Pan tra stelle ed astri occorre il carburante speciale fatto di fantasia e gentilezza, con un pizzico di coraggio, quello delle proprie idee.